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sabato 25 giugno 2016
IL GUSTO DIVINO IN RETE: IL RECUPERO DEL DISAGIATO PSICHICO NELLA FRANCIACO...
IL GUSTO DIVINO IN RETE: IL RECUPERO DEL DISAGIATO PSICHICO NELLA FRANCIACO...: La Tradizione non è giammai una fissità, l'immobilismo impantante della paura per la novità. No, è la sommatorie di idee nuove che si im...
VITOVSKA ZERO DOSAGGIO-CANTINA DANIELE ODONI - TRIESTE
Quando il Prosecco oramai è diventato il nome che indica le bollicine, quando oramai la gente chiede "frizzante" e non conosce la differenza tra un Metodo Classico ed un Martinotti/Charmat, quando la rifermentazione in bottiglia sembra sempre più un'arte magica, quando la gente non si affida più al sommelier (quando c'è!), spunta l'idea innovativa, a mia conoscenza, di Daniele Odoni (Trieste) che spumantizza con un Martinotti/Charmat breve(volontariamente antempongo il cognome dell'italiano al francese!) una bacca bianca autoctona della provincia di Trieste.
Trattasi della Vitovska, che presenta grappolo di taglia grande a forma di piramide. Provvisto di ala, si presenta compatto con acini sferici di media grandezza e buccia spessa. Vinificata, risulta tenuamente gialla paglierino. Profumo delicato ed elegante, non è intenso con rimandi a fiori di campo, direi. Non pervasiva al gusto, possiede una buona vena di acidità ed una ricca sapidità che pulisce la bocca.
Su queste caratteristiche intrinseche, Daniele ha puntato per sviluppare l'idea di una spumantizzazione, a mio avviso, pienamente riuscita: talmente riuscita per facilità di beva e freschezze che lo ritengo una valida alternativa al "Prosecco di pianura" (quel Prosecco prodotto fuori Valdobbiadene ed Asolo, quest'ultimi luoghi "cult" del Prosecco possiedono delle caratteristiche pedoclimatiche da rendere il loro prodotto pienamente unico ed inarrivabile).
Soprattutto, risulta una specie di "riscatto" della viticoltura triestina, che proponendo una "nuova bollicina", autoctona per lo più (km veramente zero!), si rifà dello "scippo" del nome Prosecco attuato dal mondo industriale dei vini mossi: la questione del Prosecco e della sua abnorme doc, si configura, infatti, come una delle più grandi operazioni di marketing vinicolo (bravi veramente) unitamente ad una delle bolle speculative potenzialmente devastante: paragonabile, forse, a quella del mattone di qualche anno fa piuttosto che a quella dei bulbi dei tulipani nell'Olanda settecentesca.
Assaggiatela, cercatela la VITOVSKA ZERO DOSAGGIO di DANIELE ODONI
Trattasi della Vitovska, che presenta grappolo di taglia grande a forma di piramide. Provvisto di ala, si presenta compatto con acini sferici di media grandezza e buccia spessa. Vinificata, risulta tenuamente gialla paglierino. Profumo delicato ed elegante, non è intenso con rimandi a fiori di campo, direi. Non pervasiva al gusto, possiede una buona vena di acidità ed una ricca sapidità che pulisce la bocca.
Su queste caratteristiche intrinseche, Daniele ha puntato per sviluppare l'idea di una spumantizzazione, a mio avviso, pienamente riuscita: talmente riuscita per facilità di beva e freschezze che lo ritengo una valida alternativa al "Prosecco di pianura" (quel Prosecco prodotto fuori Valdobbiadene ed Asolo, quest'ultimi luoghi "cult" del Prosecco possiedono delle caratteristiche pedoclimatiche da rendere il loro prodotto pienamente unico ed inarrivabile).
Soprattutto, risulta una specie di "riscatto" della viticoltura triestina, che proponendo una "nuova bollicina", autoctona per lo più (km veramente zero!), si rifà dello "scippo" del nome Prosecco attuato dal mondo industriale dei vini mossi: la questione del Prosecco e della sua abnorme doc, si configura, infatti, come una delle più grandi operazioni di marketing vinicolo (bravi veramente) unitamente ad una delle bolle speculative potenzialmente devastante: paragonabile, forse, a quella del mattone di qualche anno fa piuttosto che a quella dei bulbi dei tulipani nell'Olanda settecentesca.
Assaggiatela, cercatela la VITOVSKA ZERO DOSAGGIO di DANIELE ODONI
CLASSAROUND.COM->VIN@RTE PERCORSI DEGUSTATIVI NELL'ARTE
A disposizione per chi frequenterà la degustazione dei prodotti di SIMON DI BRAZZAN, la scheda edonistica di valutazione (Peyram/Pilgrim) ed una breve nota sul produttore.
Riporto tutto in anteprima:
Riporto tutto in anteprima:
►Il vino di Simon di Brazzan, che assaggerete, non è una semplice e banale equazione di mercato, in cui le variabili sono date dalla domanda e dall'offerta.
►Il frutto del suo silenzioso agire, quel vino che avrete nel bicchiere, è il precipitato simbiotico del vignaiolo e della natura: nessuna prevaricazione, nessuna forzatura bensì il rispetto delle leggi dell'attesa.
►Ed è così che piuttosto che adoperare la chimica, cifra dell'intervento umano, Daniele Drius lascia operare in simbiosi la terra e la vite, che vicendevolmente si alimentano e si difendono da aggressioni esterne.
►Nel silenzio della natura, tutto sempre si è compiuto: nel silenzio del suo agire in vigna, nel suo essere schivo alla ribalta di prosceni che i suoi vini comunque hanno già guadagnato (si ricordi la recensione di Massobrio su La Stampa), Daniele propone vini di carattere, con spalla e freschezza, aromi e profumi varietali precisi, nitidi, indimenticabili.
SCHEDA DI DEGUSTAZIONE EDONISTICA: PEYRAM/PILGRIM (1957)
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estremamente gradito
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molto gradito
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moderatamente gradito
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leggermente gradito
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né gradito né sgradito
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leggermente sgradito
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moderatamente sgradito
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molto sgradito
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estremamente sgradito
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lunedì 20 giugno 2016
class around.com con simon di brazzan
Posti disponibili: 100
Descrizione corso
degustazione di vini di qualità, prodotti da piccole realtà con standard qualitativi elevati: tutto avverrà all'interno della galleria d'arte Lux Art Gallery di Trieste, in questo modo, si aggiungerà, per il fruitore di questo corso, un percorso guidato della mostra in essere all'interno della galleria a mezzo di personale specializzato. La degustazione prevede un massimo di 3 assaggi differenti relativi ad una medesima azienda vinicola, il tutto accompagnato da spuntini secchi per non inflazionare palato ed odorato del degustatore.
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