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mercoledì 27 luglio 2016



PICCOLO BACCO DEI QUARONI

Forse non tutti sanno che il Metodo Classico, perché se diciamo Champagne italiano qualcuno ci potrebbe anche randellare, è iniziato proprio nell'Oltrepò pavese, un angolo di Italia estremamente vocato alla produzione del Pinot Nero, quello che definisco un bianco mascherato. È la terra del Cruasé, mica un vinaggio bensì un Pinot nero in rosé!
Ebbene in questa particolare zona vitivinicola, si trova PICCOLO BACCO DEI QUARONI.
Espressività del territorio non significa, infatti, disinteresse per la cura delle tecniche di coltivazione. Tutt'altro, è ricerca di prodotti non omologati (anche non omologabili!), di qualità, che sappiamo infondere emozioni.
Il vino, cifra del piacere, deve emozionare, lasciare un segno su quella carta geografica che è il nostro palato.
Veronelli diceva che il vino ci parla, bene, giusto: dobbiamo ascoltarlo allora!
Su questo binario, si trova precisamente questa azienda, i cui prodotti sono sempre precisi.
Per maggiori notizie, consultate http://www.piccolobaccodeiquaroni.it.
A Trieste, nel Friuli Venezia Giulia potete rivolgervi ad albertof4@libero.it


http://www.piccolobaccodeiquaroni.it/it/azienda-agricola
LA SECONDA DI VIN@RTE presso LUX ART GALLERY

Una degustazione che porta a Trieste profumi, aromi e sapienze della parte ovest del lago di Garda.
Siamo nella Valtenesi doc.
Terra di Lugana, Groppello, Rebo e Marzemino.
In assaggio, abbinata alla spiegazione della personale dell'artista Danilo Longo ospitata presso la Lux Art Gallery (gestita da Giorgio Parovel e Benedetta Moro): Albalago (Trebbiano di Lugana ), Botte Piena (a base preponderante di Groppello) e Predefitte (vinaggio di Rebo e Barbera).
Dall'eleganza discreta della Lugana, passando per una facile beva rossa fresca dal finale en passant amaricante (Botte Piena), arriveremo alla fragranza di note fruttate molto gradevoli di ottima persistenza (Predefitte).
La Basia è una realtà che si sta imponendo ed è caratterizzata da un ottimo rapporto qualità/prezzo.
L'appuntamento è per il 7 settembre, Lux Art Gallery, via de Rittmeyer 7/a.
Dalle 19!
Non esserci, sarebbe un vero peccato!

domenica 17 luglio 2016

LA PRIMA DI VIN@RTE ALLA LUX ART GALLERY: SIMON DI BRAZZAN, BIODINAMICO D'ARTE



VIN@RTE è un perimetro costituito da vite, uomo, immaginazione ed arte che viene reso tetragono dal concetto di ars quale recta ratio factibilium. Concetto estetico, espresso dalla tomistica, in cui il “retto modo di fare” corrisponde, nell’enologia, all’immaginazione creativa del vigneron che non forza l’uva ad essere ciò che non potrebbe essere: la rispetta nella sua peculiarità organolettica, l’accompagna nella sua fermentazione, ma prima, soprattutto, l’accudisce in vigna aiutandola nella sua espressività naturale ovvero quella di fruttificare i propri grappoli.
Il vino è un agire artistico da parte del vignaiolo che interviene sulla materia-uva, plasmandola attraverso gli attrezzi del mestiere per addivenire ad un’espressione figurativa, leggi bevibilità, che “offre”, nel rispetto di una normale dinamica domanda-offerta, alla pletora di consumatori.
È un agire difficile, oscuro ai più (soprattutto ai consumatori di aperitivi-movida), che non conoscerà mai un giusto valore economico. È una passione, per quei Vignaioli autenticamente V maiuscola, che permette al consumatore di bere lo stesso viticoltore proprio in quel bicchiere che avrà assaggiato.
È un’arte che comunica, attraverso il vino, la cultura di un popolo, di una civiltà, di un genere, quello umano, che ha imparato ad osservare la natura per trarne il proprio sostentamento e la propria felicità: perché il vino è cultura e gioia altrochè sbronze e tassi alcoolemici.
Partendo da questa prioritaria considerazione, abbiamo pensato di far degustare il vino, così immaginativo ma anche così reale, all’interno di un contesto artistico quale una galleria d’arte contemporanea, fornendo così una possibile simbiosi figurativa e materica.
Ogni mese, pertanto, verrà offerto alla curiosità di ogni singolo un diverso produttore che di pari passo, si accompagnerà a un artista diverso ospitato nella galleria.
Durante i vari assaggi, tre al massimo, vi sarà così il tempo per ascoltare la spiegazione artistica delle opere ospitate.
Il primo produttore sarà Simon di Brazzan, alias Daniele Drius, il cui vino non è una semplice e banale equazione di mercato, in cui le variabili sono date dalla domanda e dall'offerta.
Il frutto del suo silenzioso agire, quel vino che avrete nel bicchiere, è il precipitato simbiotico del vignaiolo e della natura: nessuna prevaricazione, nessuna forzatura bensì il rispetto delle leggi dell'attesa.
Ed è così che piuttosto che adoperare la chimica, cifra dell'intervento umano, Daniele Drius lascia operare in simbiosi la terra e la vite, che vicendevolmente si alimentano e si difendono da aggressioni esterne.
Nel silenzio della natura, tutto sempre si è compiuto: nel silenzio del suo agire in vigna, nel suo essere schivo alla ribalta di prosceni che i suoi vini comunque hanno già guadagnato (si ricordi la recensione di Massobrio su La Stampa), Daniele propone vini di carattere, con spalla e freschezza, aromi e profumi varietali precisi, nitidi, indimenticabili.

Scelto per la prima di VIN@RTE presso la Lux Art Gallery di Trieste, verranno assaggiati il Blanc di Simon (tratto da uva Friulano), il Sauvignon e l’uvaggio Rinè Blanc (blend di Pinot Bianco, Sauvignon, Malvasia e Traminer).