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sabato 29 novembre 2014

I FABBRI azienda agricola

35 ettari nel Chianti Classico di cui 9 a vigneto e 2 ad oliveto, questo sono I Fabbri.
Un'altitudine pari a 500 metri ed un esposizione sud-sud-ovest fanno, poi, di questi vigneti un naturale ricettacolo di calore e luminosità rinfrescati dall'altitudine e l'esito di queste premesse è un vino contraddistinto da bouquet elegante, tendenzialmente fruttato.
La produzione precisa e di qualità trova la propria consacrazione ne I Fabbri Etichetta Nera prodotto solo nelle annate migliori. Di pregio però tutta le altre etichette:
I Fabbri Riserva Chianti Classico, Lamole Chianti Classico, Olinto Chianti Classico, Terra di Lamole Chianti Classico,
Le particolarità sono costituite, invece, da Il Doccio Toscana I.g.t., ovvero un Merlot vendemmiato a metà settembre generalmente e poi invecchiato in carati da 500 litri di rovere francese, ed il Duedonne, un bellissimo uvaggio fatto da Sangiovese grosso di Lamole e lo Schiopettino di Prepotto e che è il lavoro a quattro mani di Susanna (I Fabbri) ed Anna (Grillo).
Mi piace spendere qualche parole in più in merito a quest'ultima fatica, dal mio punto di vista, intrigante e ben riuscita.
Le caratteristiche varietali si sublimano e si equilibrano molto bene, i margini di invecchiamento sono notevoli: sentiremo parlare sempre di più di questo blend se, come tutti speriamo, verrà mantenuto e riproposto con ancor maggiore insistenza.
Di estremo interessante, almeno per me, è poi la sfida lanciata alle rigide classificazioni e disciplinari contenuti nei regolamenti comunitari e nazionali: fin a dove stiamo tutelando il nostro territorio ed il nostro vino e fino a dove invece ci stiamo lasciando precludere ulteriori eccellenze? La maestri del vignaiolo non risiede in un regolamento o in un disciplinare bensì nella capacità autentica di lasciar parlare la propria vigna.










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