Il Burson è il vino più interessante che abbia mai scoperto. Parlo di scoperta perché la sua esistenza è, ai più, ignota. In essa forse la chiave della sua bontà ed unicità.
In realtà, Veronesi lo poneva tra i migliori vini che teneva a casa propria!
Proviene dall'uva Longanesi o Bursona in romagnolo: vitigno dunque autoctono del ravennate che passa indenne la filossera del 800.
Il grappolo è compatto, mediamente grande e con forma allungata. Possiede un colore opalescente ed i suoi acini hanno una buccia con spessa pruina.
Il vino che se ne ricava è intenso, ricco, dotato di aromi fruttati (forse maggiormente caratterizzati dall'amarena) e speziati , nonché di nuance di cacao.
Io vi ho sentito pure dei richiami animali, tipici del cuoio.
Io ho provato il Burson di Randi (www.randivini.it/) ed è stato un bel bere!
Nessun commento:
Posta un commento