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lunedì 13 agosto 2012

DOPO SCIORIO IN PIEMONTE, TIBERIO IN TOSCANA

Un'altra realtà sostanziale, non prigioniera del «tributo alla leggenda» che offre una produzione limitata e selezionate di vitigni - uno dei quali, tra l'altro, alla base della produzione di un uvaggio molto non solo in Italia, ovvero il Chianti.
L'affinamento avviene solitamente in barrique, il cui intervento per nulla invasivo, contribuisce a recare loro aromi e sapori tipici.
Non è, infatti, corretto ritenere che l'utilizzo della barrique sia per forza destinato a tacere qualche imperfezione importante del vino, piuttosto se usato - come qui avviene - come integratore del lavoro che viene fatto comunque in vigna, si rivela una cassa di risonanza per l'armonia che contraddistingue quel determinato vino.
La produzione di Tiberio è incentrata su tre mono-vitigni rossi toscani, quali Sangiovese, Canaiolo e Malvasia Nera, e su un blend composto da Cabernet Sauvignon e Canaiolo, il cui nome è Nocens.
Sono questi quattro vini che procederò a degustare nei prossimi post.

Visitate intanto il sito  http://www.tiberiowine.com/index.htm e ricordate che questo produttore a ricevuto riconoscimenti ed ha partecipato con i suoi vini ad eventi celebri:


Per merito di qualità è stato ammesso all’esposizione permanente dell’Enoteca Italiana di Siena
Premiato al Giro gustando della provincia di Siena 2004, 2005, 2006 e 2007
Ha partecipato alla Selezione vini della Regione Toscana
È stato presente con i suoi vini al Festival del Cinema Biennale di Venezia 2005, 2006, 2007

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