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venerdì 24 agosto 2012

IOLE GRILLO

Un'azienda veramente da prendere a modello perché riesce da molto a mantenere uno standard elevato, ma soprattutto perché accanto alla produzione dei vini autoctoni non disconosce pure i cultivar internazionali.
È l'azienda che fa il vino e non il contrario, quindi la valorizzazione dell'autoctono non deve essere presa quale garanzia del prodotto.
È il famoso terroir (leggi, area ben delimitata dove le condizioni naturali, fisiche e chimiche, la zona geografica ed il clima permettono la realizzazione di un prodotto specifico e identificabile mediante le caratteristiche uniche della propria territorialità) ovvero la conoscenza che il vignaiolo ha del proprio terreno a fare la differenza.
Poco importa che egli coltivi pure i vitigni del taglio bordolese , l'importa è come egli vinifica e quale risultato riesca a produrre.
In questo senso, Iole Grillo si afferma sia con Sauvignon COF 2010 (note minerali e sentori di frutta) che con il Friulano COF 2010 (sapido, persistente e con sapori di pesca).
Grandi soddisfazioni, infine, derivano dall'uvaggio Rosso Guardafuoco 2009 (Merlot, Cabernet Sauvignon) e dal Merlot 2007 riserva (un bordolese come solo in Gironda si può fare).
Il rapporto, poi, tra qualità e prezzo è veramente interessante: prezzi onesti e calibrati per nulla esagerati con dei prodotti squisiti.
Complimenti!

Per le schede tecniche, rimando al sito: www.vinigrillo.it

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